domenica 11 febbraio 2018

Ho un po' di cose da dire e le dico.

Poco fa stavo leggendo un articolo su Internazionale. In pappa e ciccia dice che uno stronzo è una persona che non si cura dell'umanità degli altri e che si sente superiore a tutti. Ne ho ricavato che probabilmente io sono un po' stronza, ma non del tutto. In linea generale penso di curarmi abbastanza dell'umanità degli altri, anche se spesso e volentieri ritengo che al mondo ci siano individui abominevoli. Un esempio pratico. Ieri stavo cazzeggiando su Fb e sono capitata su un post raffigurante la Boldrini che dice "gli italiani hanno il dovere di ospitare i migranti a casa loro", o qualcosa di simile. Sotto, una sfilza di commenti che facevano tipo: "baldracca mignotta prendili a casa tua cuei negri così ti mettono a novanta e ti scopano per bene", o anche "brutta puttana prima fammi vedere che li ai ospitati a casa tua e alora io li prendo nella mia", oppure "putana se ti beco ti taglio la gola". Penso di aver reso l'idea, no? Ecco. Se, in un caso come questo, sentirmi superiore significa essere stronza, così sia. Anche se, a dirla tutta, più che senso di superiorità il mio è disgusto, ma tant'è. Un'altra cosa che mi disgusta fortemente è la consapevolezza che queste persone, con il loro voto, potrebbero contribuire a portare al governo gente che ha dichiarato di voler offrire assistenza legale al tipo che pochi giorni fa se n'è andato in giro per Macerata a sparare a tutti i "negri" che vedeva e Viva l'Italia.
Certo, bel traguardo il suffragio universale, però.
A parte che - volendo proprio cercare il pelo nell'uovo, eh? - certa gente, stando alla Costituzione italiana (una robetta da niente, giusto la fonte primaria delle nostre leggi) non dovrebbe nemmeno potersi avvicinare al governo, ma tant'è.
Mi piacerebbe dire che se dovesse succedere una cosa simile farei fagotto e me ne andrei in un paese migliore. Il problema è che non penso che un paese migliore esista. Credo che, in fondo, chi più chi meno, siamo tutti un ammasso di  merdosi parassiti incuranti di tutto meno che di riempirci tasche e stomaco.
La speranza, dice Esiodo, è rimasta chiusa dentro quel dannato scrigno.
L'altro giorno mio fratello quindicenne mi ha chiesto a cosa serva studiare la storia. Stando ai fatti odierni, sarebbe stato sensato da parte mia rispondere "a un cazzo di niente".

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato


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